Dunque, finalmente un piccolo resoconto di quest’altra sfacchinata tremenda. Perchè se prima non mi bastava avere una fiera solo nel weekend, ora ne ho volute due. E siccome è facile avere una fiera a Torino e una ad Asti (per fare un esempio banale) io ne ho voluta avere una ad Albissola (in Liguria) e una a Bergamo! Tanto che la domenica pomeriggio in autostrada ho superato la barriera del suono per arrivare in orario a Bergomix… E meno male, così non sentivo le bestemmie tirate per l’essere in ritardo! Ahahah!
Ma andiamo con ordine… E partiamo dal fondo.
Era la prima volta che andavo a Bergomix, e non sapevo bene cosa aspettarmi. Sostanzialmente non si tratta di una fiera del fumetto vera e propria, quanto di una serie di manifestazioni che durano circa una settimana. Si svolgono all’interno di un palazzo, dove è presente una sala conferenze, un grosso salone (con una mostra) e uno spazio dedicato alle piccole realtà e alle signing sessions con gli autori. Ospiti principali di quest’anno, Sara Pichelli & David Messina!!! Wow!
E qui, il primo punto di riflessione. Per quanto possa sembrare piccolo, è un evento che però è ben organizzato e strutturato. E anzi, secondo me se il baldo Leonardo Monzio Compagnoni (il presidente di Bergomix) avesse un manipolo di aiutanti nell’organizzazione, l’evento si potrebbe allargare e ampliare molto di più! Ma la cosa che mi ha colpito, e sulla quale vorrei riflettere, è un’altra : Bergomix mi ha insegnato la differenza tra la quantità di pubblico e la qualità di pubblico.
Ormai sto acquisendo una minima esperienza a livello di fiere fumettistiche. E posso dire che laddove ad una Torino Comics tantissime persone nemmeno degnavano di uno sguardo il nostro stand, a Bergomix credo che TUTTI i presenti abbiano interagito con noi. E questo mi ha stupito. Segno che gli appassionati di fumetto andrebbero maggiormente coccolati e veicolati, e soprattutto che una fiera piccola potrebbe paradossalmente portarmi maggiori soddisfazioni di una fiera più grossa ma più dispersiva (Lucca ovviamente fa sempre storia a sé).
Quindi, bravo Leo e grande Bergomix! Speriamo di esserci nuovamente l’anno prossimo!
E tornando ancora più indietro, prima di Bergomix eravamo ad Albissola… Ma dico io, me le vado proprio a cercare eh?!? Smonta in fretta a furia intorno a mezzogiorno per andare a Bergamo.. Che trauma!
Comunque, anche Albissola Comics era un grosso punto di domanda. Eppure, di per sè è stata una piccola incredibile fiera. Uno stuolo di disegnatori bonelliani così ampio lo si vede solo a Lucca, per dirne una!!! E anche l’ambientazione un po’ ricordava la capitale del fumetto italiano. La manifestazione si snodava lungo le viuzze del centro storico, con i disegnatori situati all’interno di piccole botteghe. E la fila fuori per farsi fare un autografo/sketch!
Ecco, in tutto questo noi eravamo sotto il nostro gazebino, con il mare dietro di noi e la brezza ligure ad accarezzarci le spalle. A livello di atmosfera, direi alla grande! Il fatto è che, per quanto credo fortemente che la manifestazione sia stata un successo, gli organizzatori secondo me non avevano realizzato bene cosa avevano fra le mani… Insomma, da quel punto di vista si poteva fare molto di più (ma io lo ripeterò sempre, sono un cazzo di capitalista.. Forse non faccio testo!). A cominciare da cose più banali, come il sito internet. Per esempio, sia noi che la AllaGalla (la piccola casa editrice con il quale abbiamo condiviso questo avventuroso weekend) non eravamo minimanente segnati da nessuna parte, ad eccezione della pagina con gli autori presenti in fiera (parlo di me e Jessica, la disegnatrice di Norby). Il che, per chi non ci conosceva, era una garanzia di rimanenza nell’anonimato! Ahah! Però essendo il primo anno sono tutte cose che si possono perdonare. E ci mancherebbe! L’anno prossimo, se si ripeterà, mi ci fionderò nuovamente! E oltretutto, chi sono io per chiedere un trattamento di riguardo? Ecco, tra 10 anni spero che la situazione cambi, o davvero andrò a vivere sotto un ponte a bere aceto balsamico ponti.
Tutto questo per dire che è andata bene, che ci siamo divertiti un sacco, che Norby ha fatto strage di cuori e che e che e ancora che ora ci siamo gemellati con un’associazione di volontariato felino di Savona… Si chiamano FELINI FELICI, e si occupano del mantenimento di un gattile che funge da “ospedale” per i mici più bisognosi! Se trovate il buon Norby su una delle loro bancarelle, sappiate che quelle vendite andranno tutte in beneficenza!
Ecco, questo è un altro aspetto che mi piacerebbe approfondire. Di associazioni feline ce ne sono un sacco, e Norby ben si presterebbe! Vedremo in futuro.
Chiudo ringraziando Danilo (uno dei Boss della AllaGalla) per la compagnia durante il weekend, e per averci dato la possibilità di assaporare la pasta al pesto più buona che abbia mai mangiato. E non è poco!
E se non lo avete mai fatto, date pure uno sguardo ai fumetti che pubblicano… Ci sono delle chicche interessanti! Se siete amanti degli zombie, non potete farvi scappare la serie Rotten!!!
E con questa, passo e chiudo. Torno alle mie mille cosa da fare e vi lascio con qualche foto e un grazie a tutti coloro che sono passati a trovarci!
–
Alla prossima!!! (che sarà FullComics & Games, a Milano, il 19-20 maggio!)