
E anche Bergomix è andata!
Evento molto tranquillo ma al tempo stesso molto divertente! E soprattutto, un evento che mette finalmente in primo piano i fumetti e il mondo del fumetto.
Come scrissi già un anno fa quando ho partecipato per la prima volta non si tratta di una fiera classica vera e propria ma di una serie di eventi spalmati in più giorni. Generalmente in due weekend! E che quest’anno in mezzo ha visto anche la “prima” di Iron Man 3. Beh, io sono fermo a Iron Man 1 quindi la cosa non mi tocca più di tanto, ahah!
Scherzi a parte, ogni anno la manifestazione ha un tema ben definito e (quest’anno era “letteratura & fumetto”) e che fa da sfondo alla mostra di disegni organizzata allo Spazio Polaresco di Bergamo, sede della manifestazione.
Ospite d’onore della giornata in cui sono andato anch’io era il mitico Sandro Dossi, disegnatore di Geppo, disneyano e warneriano e chi più ne ha più ne metta! Insomma, uno che il fumetto ce l’ha nel sangue.
E’ stato davvero un piacere e un onore conoscerlo e sentire i suoi aneddoti su un mondo fumettistico che non c’è più. E che purtroppo non ho mai conosciuto, a dire il vero! Insomma, un mondo dove c’erano molte più opportunità perchè in qualche modo era ancora piuttosto pioneristico. Cosa che dovrebbe accadere anche con il fumetto digitale in questo periodo, ma che per tanti motivi non avviene.
Comunque, dato che già vengo preso in giro dai miei colleghi da Stamboat perchè ascolto Radio Nostalgia, non voglio lasciarmi andare a facili sentimentalismi sul passato!!!
Torniamo a Bergomix! Ho partecipato anche alla piccola conferenza organizzata dal presidente di Bergomix (Leonardo Monzio Compagnoni) e penso di essere uno spasso quando faccio queste cose. Perchè inizio ad innervosirmi e muovermi convulsamente sulla sedia. Che imbarazzo le foto!
E comunque, tanti temi interessanti sono stati affrontati in questa conferenza con Sandro e altri autori bergamaschi (il miliziano Enzo Furfaro, Filippo Curzi e Alberto Locatelli) e su tutti uno mi ha fatto riflettere: è venuto fuori che i fumettisti di oggi effettivamente hanno un doppio lavoro da fare rispetto ad una volta. Un doppio lavoro estremamente complesso se vogliono rimanere nel campo. Per emergere si comincia con le autoproduzioni (come i ragazzi di Prequels, nostri vicini di postazione e il bravo Michele Carminati con il suo Valgard) la qual cosa però comporta per l’appunto un doppio impegno: primo di produzione del fumetto vero e proprio, che non è poco vi dirò. Soprattutto per evitare di fare fumetti di merda con personaggi inutili come i miei (cito i commenti che leggo qua sul blog eh?! Leggere il post su Romics per credere ^_^ ).
Secondo di promozione del fumetto stesso! Ed è onestamente la parte che mi scoccia di più. Odio dover fare public relations e cavolate simili, avendo un carattere tendente all’orsitudine. Ma questo serve per evitare che gli unici a comprare il fumetto siano gli amici e gli amici di amici. Funzione che una volta era svolta dalle riviste fumettistiche dove oltretutto… Gli autori venivano pagati per le loro piccole storie!
Robe da matti. Anzi, Rrobe da matti (questa la capiranno soltanto i fumettari convinti).
Questa funzione dovrebbe svolgerla ora il fumetto in digitale secondo me, che però ha diverse controindicazioni… Primo il fatto che internet è un bombardamento di imput, per cui spesso e volentieri queste iniziative vanno un po’ a perdersi. E secondo perchè devi inevitabilmente fare anche altro visto che un blog non paga. Un blog appena nato, aggiungo. E questo va a discapito proprio della qualità e della quantità di materiale prodotto.
Il risultato finale di tutto questo è che spesso chi riesce a sfondare non è chi ha il fumetto nel sangue, ma chi ha anche l’arte di sapersi vendere nel sangue. Io ci provo a vendermi, ma con scarsi risultati ahimè! Ahaha! Del resto la mia esperienza da Fastweb mi ha insegnato che sono un pessimo venditore di contratti telefonici.
E comunque si, sono uno scopritore di acque calde non indifferente come avete notato.
Insomma, fatemi ascoltare di nuovo Radio Nostalgia!
Chiudo con un paio di considerazioni. La prima è che, paradossalmente, mi sento sempre un po’ a casa quando vado a Bergomix. L’aria familiare che si respira è sempre fantastica!
La seconda è che Bergomix mi ha lasciato anche un raffreddore tremendo. Anche per via dell’umidità di questi giorni che nemmeno Cthulhu sopporterebbe!
Prossima fiera : La sagra dei fumetti, a Villafranca Verona il 15 e 16 giugno.
E tra l’altro… Vi piace la nuova skin del blog? E’ più elegante e leggera… La vecchia mi aveva un po’ stufato sinceramente! ^_^
Come sempre, piccola carrellata di foto! Au-revoir!
Thanks for posting tthis