oh, primo post del 2012 in colpevole ritardo! Ma c’è di buono che questo inizio d’anno si è rivelato pieno di roba da fare!
In primis, c’è il secondo volume di Norby. La prima stesura della sceneggiatura è finita e vi anticipo che ci saranno quella ventina di pagine in più rispetto al primo. Mica poco! Sarò stato inconsciamente spinto ad “allargarmi” dai pasti natalizi… Argh!!! A febbraio comincerà la realizzazione grafica e vediamo quando riusciremo a finirlo!
Poi…
…sono partiti due nuovi progetti che ho rispolverato dal più classico dei cassetti mezzi chiusi e impolverati. Ho avuto il via libera per passare alla fase di sceneggiatura vera e propria e questo mi rende felice! Significa che sono validi perché la persona che li ha passati sotto la sua lente d’ingrandimento è qualcuno del cui giudizio fumettistico mi fido ciecamente.. Non è poco! Che progetti sono? Vi lascio con due indizi… Antico Giappone e un famoso scrittore del passato!
Un altro progetto fumettistico è in questi giorni al vaglio da parte di un editore… Io e il prode Alessandro (il disegnatore di Prot, per intenderci) stiamo attendendo il via libera per partire. Questa volta non è un’idea mia ma un lavoro su commissione. Che detta così sembra un “lavoretto” per gangster d’altri tempi!
E poi, c’è un altro mio fumetto che sta partendo con una disegnatrice strepitosa conosciuta da poco. Per il momento lo useremo per partecipare ad un concorso, e poi vedremo come va! Ma io confido nella vittoria! Altrimenti che si partecipa a fare???
Infine… Infine! Il tutto mentre finalmente Milite Ignoto sta giungendo a conclusione. Le tavole sono quasi tutte pronte (ne mancano proprio poche) ed entro fine mese andrà sicuramente in stampa. E basta! Gordon si fa attendere più di Godot.
Questo per dire che entro fine aprile dovrei scrivere qualcosa come 300 pagine di sceneggiatura e partecipare a 3 forse 4 fiere fumettistische… Ho voluto la bicicletta, e ora devo pedalare.. Pure in fretta, per fare la rima! Con queste premesse, se in questo 2012 non riuscissi a sfondare vorrà dire che considererò la mia carriera fumettistica un mezzo fallimento. Per l’impegno e la passione che ci sto mettendo, se non altro.
La strada è in salita, ma questo non mi spaventa. Via il cappellino, alti sui pedali e fuori la grinta. Non mi accontento di un gran premio della montagna o di una vittoria di tappa. E’ vincendo il tour, che si diventa qualcuno.