Lo Hobbit: la Desolazione di Legolas

Desolazione locandinaPer un attimo ho temuto… Ma ce l’ho finalmente fatta… E l’attesa è stata ampiamente ripagata.
Sarà che probabilmente in questo periodo ne avevo bisogno, ma sono stato davvero felice di vedere il nuovo episodio de “Lo Hobbit“.

Questa volta sarò breve… Non è che abbia poi molto da aggiungere a quanto scritto nella recensione del primo film (qui c’è il link, per chi è curioso). E’ una storia di Peter Jackson, è una versione ampliata ed estesa del romanzo originale e pur con diversi difetti è fantastica.
Cazzo, tre ore di film e non sentirle. Tre ore di film, e rimanere con un urlo strozzato in gola per il finale. Tre ore di film e pensare di non averne abbastanza. Tre ore di film, e non sentire il bisogno di andare in bagno. Perché piuttosto che perdermene un secondo, me la tengo! 
A mente fredda, ripensandoci, ci sono dei difetti, è innegabile. Alcune sequenze d’azione un po’ troppo lunghe, il fatto che i nani siano un po’ babbi e vengano catturati DI CONTINUO da qualunque essere vivente che incontrino, il solito problema dell’aver relegato Bilbo un po’ in secondo piano (ed è in assoluto il personaggio più bello del film nonché quello meglio interpretato.. Dal bravissimo Peter Freeman) e i ragni giganti. A Peter Jackson piace mettere gli insettoni nei film, ce ne siamo accorti già con King Kong. Del resto ognuno ha i suoi feticci, ma agli insettacci preferisco per dire un Quentin Tarantino che mette piedi femminili in continuazione! Ahah! Lo-Hobbit-La-desolazione-di-Smaug-10-cose-da-sapere_h_partb
Ma ripeto, pazienza. Sono quelle inezie che noterebbero uno sceneggiatore incapace come me per farsi il figo e mio padre, ovvero la persona più critica e con meno sospensione dell’incredulità dell’universo (ricordo con terrore quando avevamo visto L’ultimo Samurai al cinema… Ogni due scene si lamentava che non erano possibili. Volevo ammazzarlo con una katana. Comprata a Romics, magari).
Ma per il resto, non mi sento di dire altro… E poi, Smaug… Di nuovo, cazzo. Mi sono ricordato di quando avevo visto Dragonheart al cinema da bambino (sempre con mio padre, ma all’epoca non aveva brontolato mi pare) e rimasi estasiato da come era ben fatto. Ma Smaug… Magari tra 10 anni diranno “si ma quegli effetti speciali facevano proprio ridere”, però adesso fanno impallidire molte delle cose che ho visto. Tutta la scena all’interno della grande fortezza è davvero incredibile. E in generale, l’atmosfera, le scenografie, l’immersione nella terra di mezzo.. Musica per i miei occhi.smaug-from-the-hobbit-desolation-of-smaug

Si ma come mai quest’entusiasmo? Ho riflettuto molto anche su questo.
Il Signore degli Anelli è stato il romanzo che mi ha fatto amare la letteratura. Posso dire di aver cominciato davvero a leggere e divorare libri dopo averlo finito. In pochissimo tempo tra l’altro, non mi era mai successo niente del genere. E’ il romanzo che mi ha fatto davvero e definitivamente innamorare del genere “cappa e spada”, di quel particolare fantasy che è stato portato in auge da Gary Gigax e dalla sua prima versione di Dungeons & Dragons. Che ho amato, ovviamente.

Lo Hobbit è il romanzo da dove è partito tutto… Tolkien quando l’ha scritto ancora non pensava dove sarebbe andato a parare e Il Signore degli Anelli non era che un embrione. Una piccola idea a forma di spermatozoo che lottava per andare a fecondare l’uvulo ispirazione.
(Mio Dio, penso sia la metafora più triste che io abbia mai pensato. Ma è talmente trash che la lascio).
E tra l’altro, la grande differenza tra film e romanzo originale sta proprio in questo: Peter Jackson e il suo team hanno scritto, pensato e diretto questo film avendo già in testa di ricollegarlo alla Trilogia dell’Anello. Tutti i riferimenti all’anello, a Sauron, alla guerra… Nel romanzo originale non c’erano. Lo stesso Unico Anello nel libro era semplicemente un oggetto magico in grado di donare l’invisibilità e basta!

Tutto questo per dire che il film mi ha trasmesso quella stessa sensazione che ho avuto leggendo per la prima volta i romanzi di Tolkien. Mi ha fatto risentire un po’ quell’adolescente a cui non piaceva il mondo e che amava ricrearsene di suoi per sentirsi più felice. E che ancora adesso continua a farlo, tra l’altro.hobbit-desolation-of-smaug-evangeline-lilly-665

Non so, a voi non capita mai di volervi sentire un grande avventuriero in procinto di partire per chissà quali viaggi? A me capita spesso. E film come questo, romanzi, fumetti, certi videogames, molta musica (ecco il brano finale del film, tra l’altro.. I See Fire, di Ed Sheeran) e quant’altro non sono altro che momenti in cui alzo la testa sopra la coltre di nuvole che ingrigisce le nostre vite. E vedo cos’è davvero il mondo della fantasia.
Quel mondo dove vorrei vivere per sempre.

Chiudo con una riflessione sul povero Legolas, che tra l’altro dà il titolo al pezzo. Detto fra noi, mi ha fatto un po’ di tenerezza. Primo perché passare un’adolescenza elfica con un padre del genere… E’ da suicidio. E poi perché la sua unica fonte di contentezza ovvero la bellissima Kate..ops..Tauriel (e chiamalo scemo, tra l’altro) che ama da chissà quanto tempo (sempre per via della vita millenaria elfica) si fa superare nel suo cuore da un nano che conosce per 5 minuti. Che per carità, visto come sono abili amatori in Game Of Thrones, penso che Tauriel si sarà fatta due conti.
Ora capisco l’odio che nutrirà nei confronti dei nani nel Signore Degli Anelli, e di come si consolerà con Gimli.
Legolas si che è davvero solo, altro che Smaug.

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^_^

Alla prossima, e se non riesco a postare niente prima… Buon anno!

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